giovedì 7 marzo 2013

Perché possiamo non dirci animali

Una cura quotidiana è diventata la dieta di immagini di Pinterest, e confesso volentieri la predilezione per gli animali.

Non è una fuga dall'umana realtà. È che da loro ci scopro meglio. Quello che siamo, potremmo essere, non riusciamo più. Il gesto di tenerezza che placa l'anima selvaggia, la capacità di stringere con una zampa forte, improvvisamente delicata, il musetto del proprio bimbo, la disinvoltura nell'essere buffi, il non vergognarsi di essere tristi.

Tra di noi, avverto una tale corsa ad assomigliarci e a mettere in un angolo chi non può o non vuole esserlo. Sarebbe forse una tendenza animale, quella di escludere il presunto meno forte o il diverso. Ma in queste immagini trovo anche tanta pietà e la capacità di vivere tra le differenze, che tra di noi mi pare così sfilacciata.

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