domenica 3 marzo 2013

Una voce per conto suo

E la voce a volte va per conto suo, un disco che meccanicamente si replica. Non ti affanni a guidarla, tanto troppo spesso quel disco verrebbe ascoltato anche se muto.

Accade che parlino di cose che non capisco, e rabbrividisci perché sai che avviene altrettanto. Che abiti un mondo dove non si fa rumore, così i suoni troppo forti ti liberano, ma poi ti spaventano.

A volte la voce per conto suo e non c'è nulla di male. O forse sì, ma inutile sprecare energie preziose per vivere, quando capisci che le parole altrui sono quelle che capiamo di meno e ci ostiniamo a modellarle su ciò che ci attendiamo.

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