Io ti sfioro, come una verità che non mi intestardisco ad acquisire, perché contemplarla è un piacere incapace di esaurirsi. Le nostre dita intrecciate, come nessuno può intuire, perché ci ritengono così diversi.
Invece, siamo due creature legate così strettamente da un nome e molto di più.
Tu rimani nello stesso luogo, le radici a scavare pensieri, mentre io vago per il mondo. Eppure tu vedi più lontano di me.
Anche per questo ti sfioro e scorgo immagini che non avrei potuto captare mai.
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