domenica 31 dicembre 2023

C'è già tutto dentro le stelle


 Tra il fumo dei vani botti e la nebbia della riflessiva natura, si insinuano le stelle. Un'apparizione vera e rarefatta, il cielo che si stende per accoglierle come lo sguardo.

C'è già tutto dentro le stelle.

Tanti a celebrare un passaggio, come se la vita non fosse sempre questo. In pochi attimi, è tutto chiaro, anzi nebuloso. Le stelle limpide, il buio scosso, la foschia: non è un nuovo anno, è la vita.

Il cielo, per una manciata di minuti, da favola. Un lampo di stelle, poi volta pagina senza smettere di essere irresistibile.

sabato 30 dicembre 2023

Grazie per i colori posati su questa nostra vita


Mentre ti saluto nel mio cuore, ritrovo la rosa sbocciata in questo incerto dicembre: raggiunto lo splendore che ha donato a tutti, inizia a congedarsi tra il freddo e le spine.

Tu, l'hai appena fatto. Così penso che questo sei stata per me, per noi: l'ultima rosa di quest'anno in cui abbiamo combattuto, ma mai come te. E come questo fiore, hai donato i tuoi colori giorno dopo giorno, fino all'ultimo, a chi amavi.

Sei stata un'amica unica per la mamma, il suo conforto quotidiano: sì, anche quando eri tu ad aver bisogno di conforto, lo donavi spontaneamente a lei. Sei stata la sua roccia, la sua luce, la sua certezza e ora le ripeto che continuerai ad esserlo, tra gli angeli. Le dico tutti quelli che incontrerai lassù, tuo marito,  i tuoi genitori... Chissà come sarà elegante la zia Antonietta e lo zio Angioletto altri colori ti offrirà perché tu li possa subito donare. Vedrai il mio papà, il nonno Giannino, poi tutti coloro ai quali dobbiamo l'essere  sbocciati qui.

Ma devo ripeterlo tutto ciò ad alta voce dentro di me, perché risuoni più forte delle lacrime. Perché mi mancherai, presenza buona e discreta, alla quale devo tanto, più di quanto io sia riuscita a confessarti. A Natale sono riuscita solo a dirti ciò che conta: che ti vogliamo un mondo di bene.

Quanto mi hai aiutata, trovando il consiglio e il modo giusto nei momenti più complicati. Quanto ci sei stata, semplicemente, dolcemente.

Ti devo anche il mio Willy, lo sai, quel rifugio dell'anima e pegno di mio padre, che il mondo ha cercato comunque di ferire. Mi sarebbe mancato un pezzo importante di me stessa, senza. 

Grazie per i colori posati su questa nostra vita, Nella. Con una naturalezza che non conosce inverno, ci hai accompagnati e pacatamente spronati; così ci siamo trovati come sospinti con la delicatezza di una rosa, quasi stupiti di essere andati avanti con i nostri esili passi.

venerdì 29 dicembre 2023

La strada ci racconta tutto, non i colori. W il dubbio, abbasso l'evidenza


All'alba, ci inseguiva una strada percorsa per tanti, troppi anni. Troppi, se consideriamo il limitato patrimonio di tempo a disposizione.

Mi ha commossa quella bellezza, mi ha incatenata la ragione di partire così presto, e in un dì di festa: rinnovare un rito di amicizia. 

Ovunque io sia andata, ho imparato; persino dove non ho messo piede, a dirla tutta. Il punto è mettere a frutto, ma questa è sfacciatamente un'altra storia.

Oggi mi metto in strada lungo un anno terrificante, in cui ho dovuto imparare persino a come alzare un braccio daccapo, venire ferita nei sentimenti profondi, trovarmi a terra calpestata, venire lì buttata, vedere tante mani ritirarsi e presentarsi così celermente poche, preziosissime altre. 

Imparare di nuovo a muovere il corpo, e persino l'anima.

Un anno in cui i timori e terrori sono stati combattuti dalla visione di chi ben altri timori e terrori aveva dovuto affrontare. Da pochi amici di sempre, da chi è vicino di nome e di fatto, da qualche creatura inaspettata.

Allora userò alcuni sostantivi e aggettivi per concludere quest'anno. Quelli che sotterro vigorosamente, sperando che non spuntino fuori, e quelli che si sollevano con invidiabile energia.

In questo periodo di guerra, fuori e dentro casa - perché casa è l'umanità - non sopporto parole come "evidenza". Tutto ciò che è evidente mi fa orrore. Ho lasciato alle spalle diversi fronti animalisti, che pensavo difendessero i diritti degli animali ma poi mi volevano imporre di scegliere tra i popoli. No, non scelgo tra i popoli, non scelgo tra i fragili, non dico "è evidente" mai, figurarsi se sulla base di dati forniti da terroristi. 

Mi fa orrore anche chiamarli dati.

Perché piango ogni vita spezzata, non ho mai celebrato la morte nemmeno di un assassino, figurarsi come mi sento davanti alle vittime.

Evidenza, vai via.

Vieni dubbio, vieni. Mi hai salvato, per tanti anni. Da prima che entrassi nel sacro edificio della filosofia. Io, che ho orrore e pudore nell'accostarmi a una definizione tecnica, quasi tremo a dirmi giornalista anche se ho dato il sangue per oltre trent'anni... però mi piace oggi chiamarmi filosofa, perché dentro c'è la parola "amore". Amore, ricerca, non essere mai arrivati.

Vieni dubbio, vieni. Avevi preso possesso da subito di questo blog, eri entrato nei cassetti con timidezza malcelata e io ora ti ospito volentieri. O forse mi ospiti tu.

Lo so, possono apparire sproloqui di fine anno. E che anno: il centesimo dalla nascita di mio padre, l'incontro con gli atleti paralimpici per un sogno che si fa sempre più acceso, il tutto immerso nel mio stesso limite, l'incidente, le ferite, la riabilitazione che non giunge mai alla fine: il corpo, specchio dell'anima.

La strada ci racconta tutto: i colori possono narrare dell'alba o del tramonto, solo gli occhi più esperti lo coglieranno, eppure forse riusciremo a ingannarli. Stiamo iniziando, stiamo finendo. Stiamo scomparendo o siamo così vivi da sfuggire ai sensi.

Del resto, oggi mi sono trovata a dover affrontare un peso insostenibile. Ho chiesto aiuto a un'amica e lei si è stupita: ma non pesa.

Viva il dubbio, abbasso l'evidenza. Adesso sono in viaggio, davvero.


lunedì 25 dicembre 2023

Il vortice e la pace


Natale 2023, il vortice e la pace. Gesù Bambino bellissimo, raddoppia nel mio cuore, grazie a mani amiche. Anche le stelle lo abbracciano con stupore che le duplica. 

La lettera di Natale che da 40 anni giunge puntuale dalla Norvegia: com'è potente l'amicizia, anche quando sembra che ormai tutto scorra e travolga le certezze.

E il tuo bastone, che afferro dopo tanti anni. Le tue iniziali incise con quel tuo tocco artistico, come nel mio cuore: fanno male e bruciano d'amore.

Natale 2023, il vortice e la pace si guardano incerti, poi si incamminano insieme.
 

sabato 23 dicembre 2023

Mondi paralleli


 Da quando è venuta a scombussolarci la fantasia la nuvoletta variopinta, lo sguardo corre su ancora più spesso.

Stanotte avevo fame di stella e la luna si mette a fare scherzi. Anche lei, a tratti, sceglie di mascherarsi in una nebbia a colori, poi stringe cielo e terra con un filo. Poco più in là - giusto qualche milione di anni luce, credo - un'altra striscia scende, come un primo tentativo o una copia.

Mondi paralleli, che non si incontreranno mai, o fino al prossimo sguardo almeno.

martedì 19 dicembre 2023

Alba cara

 

Eri una lingua di fuoco, minuscola e guizzante; poi ti sei presa tutta la scena. L'hai riempita, incurante del grigio attorno, salvo ritirarti quando tutto brillava di te, alba cara.

Forse, sei scivolata di fronte, come fa un pittore, sempre capace di stupirsi di se stesso. Io sono corsa a catturarti, con gli occhi che cedono al cuore il tremore di gioia. Ostinata a cercare di fissare gli attimi su grezzi materiali, io, che dovrei invece imparare da te a ritirarmi e osservare per quella manciata di istanti, A stupirmi della bellezza, a cui appartengo persino io.

domenica 17 dicembre 2023

Non se resto una rosa


 L'inverno può riscoprirsi improvvisamente e cercare di spingermi via. Ma non se resto una rosa, minuscola e testarda, con accanto più spine che foglie, scossa dal vento dei pensieri ma ancora di più da quello delle vanità che tentano di assediarmi.

Io resto una rosa, niente di speciale, ma tengo stretto il mio colore. Morbida nonostante le ferite, curiosa nonostante le brutte sorprese, e con la testa tanto piccola quanto alta.

L'inverno, in fondo, mi fa solo compagnia. È l'estate, quella invadente. Eppure in ogni stagione resto una rosa, gettata su una cornice grigia per caso o per grazia. Fino all'ultimo petalo o oltre, mi vesto del mio profumo o di un filo di brezza per non perdermi su una grigia cornice.

giovedì 14 dicembre 2023

Tu che sciogli il sole in una stella

 


Tu sei il primo pensiero, al cospetto della collina. Sei la carezza di mio padre, un patto di amicizia, di quelli che non si infrangono. Anche quando siamo costretti a stare lontani, tu sei il mio respiro. Mi manca il fiato alla tua bellezza, mai gridata, sussurrata nel bosco.

Eravamo così piccoli insieme, invece tu sei diventato immenso. Io sono rimasta minuscola in tutto, ma siamo ugualmente fragili.

Tu sei il mio primo bacio, il mio maestro, un angelo con le radici capace di sciogliere il sole in una stella. Mi guardi quando mi avvicino, mi segui quando mi allontano tristemente. Eppure noi non siamo mai distanti, dolce pino mio, che mi conforti con la tua ombra e mi consoli catturando la luce come un prestigiatore. Mi ricordi Papà quando faceva le magie con le carte delle caramelle.

Dal vostro cilindro prodigi d'amore, ogni giorno.

venerdì 1 dicembre 2023

Scandire il tempo


C'è sempre qualcun altro che mi scandisce il tempo. A volte, il tempo stesso. Ma se lo fai tu con le dita ormai fragili, io l'accetto.

Nonostante io sia ingombrante, mi rintano in un cantuccio dell'anima. Ti guardo aprire la prima finestrella di dicembre. E sono felice di quanto tu sia inconsapevole del disastro fuori. A volte dentro, il mio cuore.

C'è sempre qualcun altro che mi scandisce il tempo, ma io l'accetto solo da te, mamma. Anche quando costa tanto, tuttavia ogni lacrima ha un senso per te.