C'è sempre qualcun altro che mi scandisce il tempo. A volte, il tempo stesso. Ma se lo fai tu con le dita ormai fragili, io l'accetto.
Nonostante io sia ingombrante, mi rintano in un cantuccio dell'anima. Ti guardo aprire la prima finestrella di dicembre. E sono felice di quanto tu sia inconsapevole del disastro fuori. A volte dentro, il mio cuore.
C'è sempre qualcun altro che mi scandisce il tempo, ma io l'accetto solo da te, mamma. Anche quando costa tanto, tuttavia ogni lacrima ha un senso per te.
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