sabato 5 ottobre 2024

La felicità non arriva mai da sola. I campioni della libertà

 

La felicità di vivere le luci delle medaglie splendere insieme ai sorrisi dei campioni, vibra in questa serata a Santa Cristina e Bissone. Da quando, lo scorso anno, ci siamo appassionati all'impegno di Team Equa e degli atleti che volevamo nel nostro piccolo sostenere nel nome di papà (QUI e QUI), quella bicicletta ci ha fatto respirare qualcosa che non riuscivamo a definire fino in fondo.

Dopo il cammino di questi mesi è stata gioia pura ascoltare la storia di ogni campione, a partire da Lorenzo e Davide che hanno messo le ali alle Paralimpiadi di Parigi verso il bronzo - la prima medaglia della nostra nazionale - e poi hanno affrontato la sfida dei mondiali. La bici con l'etichetta dedicata a "Nino Lualdi" e "Papà Nino", tutta da accarezzare per me. 

Ma ogni storia è stata per noi (che gioia per me avere accanto l'amica di una vita) importante, perché questa è una grande squadra, in cui Ercole Spada è il presidente, l'angelo, il padre.

Alla fine, la soluzione all'arcano ci è stata indicata da Fabrizio Conegliani, che torna dalle Paralimpiadi e dai Mondiali, ricco di medaglie ma anche di un'altra vittoria ancora più pazzesca. Il guerriero della luce - come è stato definito in omaggio a Coelho - che sta per conquistare anche l'ultimo oro nella gara in linea e poi decide di fermarsi, di offrire l'opportunità di realizzare il proprio sogno anche all'avversario e amico (termini che stanno raramente insieme in alcuni sport) Hordies Maxime, all'ultima competizione. Questa decisione gli consegnerà un argento, che non è però un premio minore. 

Quando Fabrizio racconta la bellezza di quelle medaglie, ne svela l'emozione e quella sensazione di libertà che arriva insieme al premio e all'inno.

Libertà.

Quella parola mi ha inchiodato ai ricordi, perché sì, ho visto mio padre incredibilmente libero. Lui che secondo il mondo doveva avere chance limitate, lui che ha dovuto rinunciare a cose che per gli altri erano scontate, è stato sempre un uomo libero e ha superato ostacoli reali: altri li avevano solo nella mente, eppure si sono fermati.

A modo suo, ha anche rinunciato a un oro nella sua vita, perché ha smesso di girare il mondo - come amava tanto fare, nella sua libertà - quando il suo mondo sono diventata io. 

Grazie ragazzi, grazie Team Equa. La felicità non arriva mai da sola: si porta dietro, dentro, la libertà e la lealtà.


Sostenete Team Equa

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