venerdì 2 ottobre 2015

Notte e c'è sempre una carezza

Con il malumore della giornata autunnale, ci siamo ritrovati in una bizzarra sera. La pioggia che si spegne, almeno per un poco, forse per ascoltare anche qualcun altro: che diamine. Ed ecco che sentiamo una brezza strana, quasi impalpabile: come un filo di calore che ci accarezza la pelle.

Stiamo ancora gustando questo tocco, quando il cielo si rispalanca. Infastiditi, poi felici, di nuovo: perché anche questo scroscio ha le sembianze di una carezza, più cocciuta o ardita. E ci libera dalla polvere delle preoccupazioni e delle esitazioni.

Notte e c'è sempre una carezza.

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