martedì 21 gennaio 2020

Un cielo in cui correre

La notte scende con un pensiero che calpesta i sogni. Apprendo che non c’è più una persona con la quale ho assaggiato i prati di corsa per la prima volta da bambina. Via dalla città e dal suo grigiore, ferirsi gioiosamente le dita per strappare le castagne dai ricci. E quando pioveva, i giochi per domare il tempo intriso di noia, non di malinconia. 

Un prato in cui correre. Poi, crescendo, in quella libertà lì non so più chi di noi abbia creduto.

Ma adesso piccoli flash di ricordi si posano dentro di me, frasi, gesti, sorrisi. Finché si stende questo cielo sulla città, o meglio, qualcuno l’avrà dipinto mentre noi eravamo distratti. 

E ci ha fatto trovare questo cielo, traboccante di colori, un cielo in cui correre, un cielo in cui tu corri già.

Nessun commento:

Posta un commento