Anche se questa data è impressa a fuoco sulla mia mente, cerco di sfuggirle come posso. Poi, lo sguardo inciampa sul telefono e mi rivedo lì, immersa nelle nostre conversazioni.
Vorrei chiudere fuori tutti, ma esiste questa cosa anacronistica di nome filo del telefono un quarto di secolo fa. È tutto così netto, mentre stai scivolando via e nessuno di noi se ne accorge. Del resto, io sono piccola e tu sembri già padrone del mondo, pur in modo gentile.
Non sento più la tua voce, non ci sono più docili malandrinate da fare. Ma forse se afferro il filo del telefono, ti ritrovo.
Come un filo del telefono è la via perduta, che dovrebbe portarmi a te. Così evidente e tramontata, da non poterla spiegare a nessuno.
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