Sono notti in cui mi sembra di essere sulla collina, perché sento cantare ostinatamente i grilli. Forse è il desiderio che si unisce alla realtà, o forse si sono rifugiati in un angolo che io non riesco a vedere, ma i gatti intuiscono benissimo.
Mi viene in mente Stru e di come si indigna della nostra indignazione, quando reclamiamo il nostro diritto al sonno. Chissà quante volte rompiamo le scatole noi, bulletti della natura.
Eppure mi piace anche pensare, in questo momento in cui gli umani si riversano fuori e mi sembrano più chiusi che mai, che il cuore senta di più voci e pensieri delle altre creature. Forse perché ha trovato una via per ascoltarli oppure sa di essere ascoltato.
Quello che il cuore sente di più, ti conduce a un sorriso di pace, anche quando i grilli strillano nella tua notte.
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