lunedì 25 ottobre 2021

Fermarsi, bellezza e dannazione

La bellezza trova un alleato implacabile nell'autunno e io mi devo fermare, altrimenti perderò la testa. Le strade che abbracciano Siena, offrono non scorci, bensì sguardi ampi e irresistibili. Devo sostare per la bellezza o non riuscirò più a trovare la strada.

Risalendo la penisola, la Lombardia mi accoglie con una morsa che elimina prima di tutto i miei buoni propositi. In tangenziale, sono tutte le lamiere e lo sguardo non può allontanarsi. Giusto al cielo per un istante, quando uno stormo di uccelli si leva, vira, si posa, con precisione fuori quota.  Mi chiedo, se ci sia un leader tra di loro, o tutti sappiano produrre questi movimenti impeccabili, insieme.

 
Io, invece, sono qui intrappolata con altri compagni di viaggio sull'asfalto: li scorgo oltre i miei e i loro vetri. Sono circondata dalle lamiere e dal cemento tutt'attorno e mi accade di pensare che non uscirò mai da questo nodo scorsoio.

Fermarsi, incatenati da una dannazione che neanche dopo questa pandemia e mille propositi sembra poter sfumare. Mi porto nel cuore e nel cassetto una foto che mi libererà.
 

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