giovedì 21 ottobre 2021

Giorni in cui riconoscersi




 Ti sto cercando così, nei cortili della tua nonna, ora avvolti da colori che li spengono. Non come quelli del tuo quadro preferito.

Nelle pagine che abbiamo scritto insieme: tu domando la tua calligrafia, io arrendendomi al computer. Sui fogli a quadretti vergati dai tuoi pensieri, cerco l'ordine che da qualche parte mi dicono dovrebbe esistere nelle nostre vite: forse, proprio dove sei tu. O forse me ne hai lasciato qui un pezzetto. Un frammento quasi invisibile, che getta luce sulla mia strada, o una dose abbondante che io non riesco a riconoscere.

Ma ci sono giorni in cui riesco a fermarmi a guardare dentro i tuoi cortili e a sorridere. A osservare la mia immagine e a riconoscere i tratti tuoi o di altri cari: a riconoscere persino me stessa in quegli specchi invisibili.

Proprio così: giorni in cui mi riconosco per un cammino anche più lungo del mio. Adesso mi fermo qui e ascolto l'eco dei vostri passi, degli scherzi di cui eri certamente capofila, del battito forte forte del cuore quando giocavi a nascondino nei meandri dei cortili. 

Adesso mi fermo qui e ascolto bene il silenzio delle tue carezze.

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