Solo un lampo in un giorno glaciale per abbracciarti e ricordarti che da cento anni sei una regina. La nostra regina.
Non importa se qui sei stata poco, o semplicemente non abbastanza, ammesso che esista un "abbastanza". Non importa se ormai una parte notevole di questo secolo l'hai trascorso apparentemente lontana, con il tuo sguardo color cielo.
Che tu fossi era una regina, era chiaro già dal tuo nome (Argia, scelse tua madre, divoratrice di libri), e quando sei cresciuta, ti sei meritata anche il soprannome di Perla. Poi - più prezioso ancora - l'amore del nonno.
Cento anni fa tu nascevi e io volte cerco in me i tuoi tratti, ma sono solo una principessa degli stracci. Tuttavia ti sento dentro di me, e ti avverto sulla mia pelle chiara; ora sorridi alle mie lentiggini, regina fiera.
Buon compleanno, con il tuo re.
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