È un uomo con capelli e barba lunghi, poche cose radunate attorno a lui. Ma tra le mani stringe un piatto di plastica: dentro, pasta al sugo che mangia con l'avidità di chi vuol vivere, non accumulare.
E vorrei frenare, chiedergli cos'altro gli serve.
Ma vigliacca sono, sotto questa giornata falsamente calda.
Forse dovrei ascoltarlo e almeno imparare qualcosa. Invece, imparo solo così: con uno sguardo veloce sulla sua fame di vita, grata a chi l'ha ascoltato davvero, fermandosi accanto a lui.
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