Io, che la vergogna l'ho sentita addosso davvero, facendo il mio unico autostop della vita, a sedici anni in vacanza. A bordo. Quelle note ci hanno percosso, impertinenti.
http://neicassettidimalu.blogspot.com/2013/02/such-shame-canzone-per-notte-e-giorno.html?m=0
E ci ho riso, riso tanto, senza imparare la lezione più vera: la vergogna si seppellisce con un brivido travestito da risata e notte libera.
Una vergogna, non averlo imparato.
Ma non è una vergogna piangere perché un ragazzo con il cappello tirato indietro, contro il buio, non c'è più.
Il buio di una notte greca, per me, che si colorava di stelle, nel momento più bello della vita, i miei sedici anni.
Non farò più autostop, non è più tempo. Eppure il mondo lo scuoterò ancora con una risata.
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