Nelle aiuole lo sguardo inciampa in qualcosa di troppo delicato per essere umano. I fiori più fragili e sinceri, che esplodono senza far rumore, come le mie efelidi mi incatenano alla primavera per liberarmi nella vita.
Macchie di fiducia su uno sfondo monocolore e asfissiante: appena le ho viste, sento che accade qualcosa. Già la luce del giorno corre avanti a vedere a sua volta, senza affanno perché tutto si compie a tempo debito.
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