sabato 12 gennaio 2019

Basterebbe un altro valzer

Quando arriva sottovoce San Modesto, il mio pensiero corre a te, più forte. E vorrebbe raggiungerti, per sussurrarti buon compleanno, nonno Mario.


Sogna di correre nell'orto, di farsi prendere per mano, di addentare un bonbon perché mica si chiamava brioche.

Ma più di tutto, di ballare un altro valzer. Tu da ragazzo amavi tanto il valzer, che per eccesso di ballo ti eri ammalato.

E con il fiato corto, per l'altra malattia, quella maturata al lavoro e poi sempre più tenace, prendevi le mie manine e mi facevi danzare.

Ti fermavi esausto e io urlavo: ancoa, così imbranata con le erre.

Tu riprendevi, con un sorriso paziente.

E a me basterebbe un valzer.

Ancora. 

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