Cammino sulla terra e, anche quando indosso gli stivali più rockettari, cerco di sfiorarla appena.
Anzi, li uso apposta, tosti e pesanti, per volare via. Per sognare con la musica e indignarmi, di quanto le stiamo facendo.
Sfiorando la terra, ne sento i fremiti e l'umidità della notte. Vi appoggio le guance e posso fingere che le lacrime vengano solo da lei.
Nella stessa barca, su un mare indifferente, ci incamminiamo.
Sfiorando la terra e tutte le creature, trovo anche le mie ferite. E riprendo a camminare per sognare, ancora.
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