Ci sono sere che si ritagliano da un album di carta, come quelli che da bambina prendevo e animavo con le forbici. Personaggi che diventavano persone e storie che si riempivano di colori.
Tu socchiudi gli occhi e ascolti le riflessioni degli amici, qua e là costellate di battute. Tutto è silenzioso e impeccabile nella casa, tanto che da grande vorresti diventare così.
Poi, ti accorgi che grande sei già diventata e non ti viene nemmeno da rimproverarti. Senti, intervieni, ridi, guardi avanti con loro oltre il velo gelido dell'inverno.
E quando esci nella notte, non ti incute paura alcuna. Perché è la notte che protegge, ancora calda di questo incontro, di queste tracce di umanità che non si fanno notare.
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