Una battaglia è superata, non vinta: adotto la morale del nonno, "scampato pericolo, beviamo un bicchiere".
Ma ci vuole il bicchiere, perché ci vuole un filo che avvolga tutto. La bottiglia del Ruchè legato al ricordo di don Giacomo Cauda, accanto al libro di papà: le loro foto si accompagnano e io non colgo più i confini del tempo. Rivivo una grande amicizia, che è arrivata fino a me forse per spronarmi.
C'è una battaglia chiusa dopo giorni difficili e c'è sempre una battaglia in arrivo. Quante ne ha affrontate don Cauda, quante papà. Si sono sempre incontrati e aspettati, confidati anche in silenzio.
Fino all’ultimo.
Quanto devo imparare ancora, nella vigna della vita.
Anche che c’è sempre una battaglia, per cui valga la pena un brindisi: serve a dirsi che ce l'hai fatta e che speri, preghi di farcela ancora. E comunque vada, ci saremo incontrati, aspettati, confidati ancora.
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