Nel buio più fitto di quanto ti aspettassi, arriva una foto che ondeggia tra fragilità e tenerezza, destinate ad abbracciarsi, anche in tempo di pandemia.
Poi un grazie, immeritato, perché non hai potuto fare niente, come talvolta, troppo spesso, ti accade.
Chi è più fragile, tu che mi hai chiesto aiuto, io che non so farlo, il mondo schiamazzante su un intollerabile coprifuoco.
Io mi addormento così, cullata da ciò che non sono riuscita a fare, da una fragilità che qualcun altro ha alleviato per me.
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