Trovo simpatica la visita della nebbia, il suo presentarsi non invitata, né attesa. Farsi ammirare e montarsi un poco la testa, con gli sguardi che si fissano su di lei.
Un vestito chic, solo un poco pesante per la stagione, ma lei aveva fretta di arrivare e ha infilato il primo abitino che ha trovato.
Quando ha capito che l'ammirazione lasciava il posto allo sconcerto, se n'è andata con un passo veloce, non frettoloso.
E ha fatto capire che non sa quando tornerà: perché di questo gran casino che sono diventati uomini e stagioni, si è un po' stancata. Forse rimarrà a casa più spesso in futuro, per leggere un libro, o uscirà a ore più scomode, per giocare da sola con la terra.
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