sabato 25 febbraio 2017

La banana e la coscienza senza frutto

Questa banana, non è stato proprio possibile digerirla. Ci ho meditato e non sono riuscita che ad appesantire il percorso già tormentato della mia coscienza.

Perché in un clima lieto, leggero, io sento un signore non proprio giovincello dire con un sorrisetto ebete: starà cercando una banana?

E non capisco, ci penso su distrattamente quando esco dal bar, finché davanti a me trovo una ragazza. Una splendida ragazza, che al vecchiotto stupido probabilmente non rivolgerebbe mezzo sguardo. Lui l'ha guardata, per schernirla a causa della sua pelle.

La giovane cammina con un orgoglio che stride ancora di più con quella frase scema come l'uomo oppure le risponde già, schiacciandola.

Fatto sta che mi manca il respiro e non so che fare. Dovrei rientrare a dire a quel tizio di vergognarsi, ma mi spiace fare una piazzata davanti agli amici del bar, inconsapevoli.

E per non fare loro del male, lo procuro forse a me stessa.

Mi consolo con il passo felice e orgoglioso della ragazza, ignara. Anche se il vero ignaro è lui.

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