Da una telefonata piomba la diagnosi, in un mezzo dialetto: che nebbia c'è giù.
Giù, da noi, e racconta qualcosa di più. Che nebbia c'è giù tra i nostri campi e le nostre ferite.
Nebbie sagge e ristoratrici, che scaldano la notte, e noi ci affacciamo a scrutarle: guardando in basso, mentre voliamo. O forse è la nebbia che si sta sollevando.
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