Ci sussurrano all'alba che le porte di Santa Maria per un po' non si apriranno e che la mattina presto dovremo bussare alla chiesa vicina, quella di Sant'Antonio. Così sarà per le altre celebrazioni.
Il nostro santuario deve essere sottoposto a lavori per l'anniversario dei cinquecento anni. All'inizio sento una fitta, perché la Madonna dell'Aiuto non è solo colei che ha protetto la mia città nei secoli, ma anche il volto che mi dava il benvenuto e il coraggio spesso di buon'ora. Ma trascorrono pochi istanti e sento che bella, questa gara d'umiltà.
Lei che non voleva apparire, resta a proteggerci mentre tutto attorno c'è fermento. E noi scivoliamo accanto, a una chiesa che di solito resta chiusa, se non in occasioni speciali. Dedicata a un santo così amato a Busto e fondamentale anche nella vita della mia famiglia.
E' come se la chiesa sussurrasse alla sua piccola vicina: io ad aprile avrò una festa meravigliosa, tu sei aperta così poco, vai avanti tu e accogli tu chi prega.
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