Mio padre mi ha portato a crescere sul Maggiore e la vita mi ha fatto vagare tra i laghi accarezzandoli con sguardo e pensieri.
Ma sapevo che papà aveva un grande amore: il Garda. Quando ci torno, mi appare tutta la sua complessità, il suo vagare che sfugge ai confini del lago.
E gli voglio bene, perché lo vedo così. Non com'è, bensì come vuole essere. Un lago, che si veste in fretta di mare per realizzare un sogno; poi ci ripensa e sospira: dai, sto qui.
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