Quando ero piccola, minuscola, papà e mamma non mi lasciavano un secondo da sola. Una sera, andarono dai vicini di casa, appena oltre la soglia. Mamma lasciò aperta la porta e prima di uscire adagiò una serie di cuscini sotto il lettino dove sempre avevo placidamente dormito.
Era in tensione, forse persino in colpa, ma si sciolse di fronte alla serenità dei loro amici.
Quando tornò, io ero per terra in lacrime. Nell’unico punto senza cuscini. Si ripromise di non lasciarmi sola mai più, con papà. Mi dispiace oggi, così tardivamente, perché era con persone speciali,
Lo penso oggi a ridosso dei miei 51 anni.
Lo penso oggi, che ho detto arrivederci in chiesa a quella signora che ho sempre ricordato elegante prima di tutto per il suo sorriso. Vorrei che mia mamma avesse condiviso più tempo con lei.
Ma più di tutto vorrei aver capito la lezione: bisogna avere il coraggio di vivere, anche se un cuscino scivola via.
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