Ho sentito molti, sinceri addii in queste ore a un piccolo angelo.
Ma nessuno mi ha dilaniato come questo. Forse quasi quanto il ricordo del suo sorriso.
Una compagna che sussurra sull’altare: scusa se ho fatto rumore.
Come a dire: tu non potevi gridare, piccolo angelo, e io guarda che fracasso ho fatto.
Il sole scava dentro le ferite, mentre io mi allontano da tutti questi bimbi in lacrime.
Ma io non so cosa dire di fronte a un bambino, che già quaggiù era un angelo.
Se non: scusa se (non) ho fatto rumore.
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