venerdì 7 giugno 2019

Guardarsi dolcemente attorno (nel vuoto)

Sono una donna che corre contro il tempo, su un treno conficcato nella terra. Non estraggo il telefono, perché troppo stanca o in un lampo di consapevolezza.

Mi guardo attorno, ogni tanto, per non guardarmi dentro.

In metropolitana tutti stanno fissando uno schermo o gridando dentro di esso. So tante cose dei miei compagni di viaggio, che mi sembra di impazzire: tutte, non ci stanno.


Poi, intercetto il volto di una signora dai capelli argentati e occhi limpidi. Lei non ha telefoni in mano, è seduta con una sorta di arrendevolezza. Si guarda attorno, la capisco quell’espressione. Si guarda attorno, dolcemente.

Con una curiosità buona, come se in ciascuno vedesse qualcuno di speciale, oltre lo schermo. I segni del tempo sono rispettosi sul suo volto.

E mi chiedo, quando io abbia smesso di guardarmi attorno, dolcemente.

Anche nel vuoto, che sembra regnare.

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