giovedì 20 giugno 2019

Un gran rabel

Un gran rabel. Il poeta non ebbe timore di definire così le campane della basilica e si beccò una richiesta (ordine) di ammenda poetica dal prevosto.

Quel poeta era Angelo Bottigelli, mio prozio, anzi cugino: un rabel anche le parentele nella mia città.

Mi viene in mente la sua guizzante poesia in cui protestava allo scampanare vicino allo studio. Io, innamorata del silenzio, lo capisco.

Ma oggi no, ascolto queste campane di gioia dal mio rione (paese) di Sacconago fino al centro di Busto Arsizio.

Un poeta, scrittore, musicista, artista, un uomo buono che canta tutti senza suonarle, fra tre giorni avrà la civica benemerenza. https://varesenoi.it/poeta-di-umanita-umilta-unita-e-ascolto-ginetto-grilli-cittadino-benemerito-di-busto/

Oggi quando si è diffusa la notizia, che rabel! Gliel’ho detto, con dialetto sgrammaticato: che bel rabel.

Un fracasso buono, le campane del cuore a festa per giorni interi. C’è un rumore irresistibile, che non nuoce al silenzio dell’umiltà, è quello della gioia.


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