Pochi passi nell’alba e mi afferra le spalle nude un brivido diverso. Un brivido, consapevole.
Fino a poche ore prima mi proiettavo sulla pelle il sospiro del ventilatore, adesso parla l’aria dell’alba e annuncia nuovi giorni, che non sapranno più d’estate. Provo a ribellarmi, perché io, l’estate, non l’ho sentita veramente iniziare. Quei presagi di libertà, appena masticati, le scarpe che scivolano via le ho dovute rimettere subito.
Un brivido consapevole e mi chiedo se sia stata solo una tregua. Eppure io un’estate, da qualche parte nel cuore, la troverò.
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