Capita che incontri una persona scortese, che non capisce il tuo peso, figurarsi tu il suo. In questa escalation di scarsa empatia, non vedi l'ora di liquidare il caso.
Poi lei ti scrive, perché qualcun altro l'ha messa in crisi. Ritrova lo spazio per i grazie e i per favore; tu la rassicuri senza troppe smancerie e le rispondi con fermo garbo. Lei non capisce che è freddo, trova solo la tua gentilezza.
Un'incomprensione buona ci fa sentire improvvisamente umane, l'una nei confronti dell'altra, o forse potrei chiamarlo così: il bizzarro potere della gentilezza. Che vince anche quando non è voluta. Quando non hai alcun merito, ma lei sì, è più forte.
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