Quando parlo del recente passato, ho un vuoto temporale: dico magari “un anno fa”, eppure il momento a cui mi riferisco, si spinge all’anno prima. Come se si fosse creato uno strappo, un buco nero che ha inghiottito mesi interi. Eppure sono i mesi più importanti, quelli che hanno guardato dritto negli occhi della vita.
È questa pioggia dura, che mi richiama oltre la finestra, a ricomporre questi pensieri. Invisibile e pressante, attraente e ostile.
Il tempo che piove mia, mi dice, da qualche parte andrà. Forse te lo troverai ad aspettarti e ti racconterà cosa hai fatto, mentre si riparte insieme.
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