La musica e i colori che si riversano sullo schermo: mi accoglievano quando entravo in casa da te, il primo giorno dell'anno. Allora anche oggi ho voluto respirare il profumo di Vienna, le note incalzanti o dolci, persino la voce che rivela tanti particolari sul mondo Strauss mi sembra quella di un'amica.
Aspetto i bis come una carezza di papà, eppure oggi capisco che posso ascoltarne uno solo. Non è la Marcia di Radetzky, poiché a una baldanza che non mi si addice: mi dico che sarà un effetto temporaneo, ma di ciò che è duraturo in questo momento ho scarsa percezione.
Spengo appena si affaccia, prima mi accomodo sulle sponde del Danubio blu, mi lascio attirare dal suo mormorio, poi vedo che prende vigore e vorrei credere anch'io che tutto questo passerà, sta già passando. Se lo dice il Danubio, gli devo credere.
Se lo dicessi tu, ancora di più, papà.
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