Da piccoli si faceva a gara a misurare chi cresceva di più, tra bambini. Con te, ho smesso da un pezzo. Donatomi da un uomo al quale devi il tuo nome, hai finto di assecondarmi per un po', quindi sei schizzato su verso il cielo. Oggi ti lasci abbracciare. Mi piace avvicinarmi e respirare il tuo profumo, alzo lo sguardo ma non vedo la tua cima. Allora tendo le dita e le stringo alle tue. Non ti posso chiamare mio, ma molto più mi sento tua, pino Bruno.
Non facciamo a gara, se non nell'essere grati di questo tempo trascorso insieme, che qualcuno ci ha donato.
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