Sulla rocca, il tramonto non osa alzare la voce: ha altro di più importante da fare. Ci giriamo lentamente sulla torre e sentiamo tutto quello che ci è mancato. Il lago, le mura orgogliose e quelle fragili, i contorni delle montagne, le tracce di umanità e di creature silenziose.
Ci è mancato un abbraccio. E come lo posso spiegare un abbraccio, se non da qui, da questa rocca gentile che ti spinge a guardarti tutt'attorno, in preda alla meraviglia.
Il lago di Garda si attarda nel cammino verso la notte, forse perché vuole sentirci ridere ancora o vederci commossi al balenare della musica.
Siamo meno soli, spiegando un abbraccio.
Nessun commento:
Posta un commento