Sazi delle nuvole, torniamo in terra e passiamo dallo scrigno di tanti ricordi, che si è rivestito di futuro.
Volevo accarezzare più da vicino il mio lago, il Maggiore, e nell’avvicinarsi imbronciato al tramonto lo rivedo materno custode degli altri due.
Questa tappa e questo sguardo che non sfugge alla sera, mi riconducono a un patto, nascosto ma mai dimenticato. È questa la mia terra e devo provare a prendermene cura.
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