mercoledì 19 marzo 2014

Il lago che forse cambia

Quando freno con una scusa: il lago sta cambiando. Vedo una nuova sfumatura, come una pennellata sfuggita a un controllo umano ma sapiente, molto di più. Onde più pazzerelle, o un albero che sembra chinarsi a studiare le primule.

Brrrrr, mi diventi sentimentale, tuona Arguta Paffuta. E io me ne frego, pianto lì la mia stolta coscienza e fotografo per ricordare come cambia. Se cambia.

L'autunno nitido, l'inverno opprimente con le sue lacrime e ora una primavera che forse già deve scappare via.

Non è il mio lago, fedele e testardo, ma un lago che gentilmente mi accompagna in questo percorso di vita. Mi fa anche sbagliare strada, perché voglio vederlo, ancora.

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