domenica 16 marzo 2014

Quel poco che so di karate

So poco, pochissimo di karate. Tecnicamente, niente. Solo un profumo di fierezza e rispetto, che mi hanno trasmesso amici tanto tempo fa.

E non se n'è mai andato. Ho visto e sentito cose che gli umani, me compresa, poco possono capire. Tentenamenti trasformati in decisione. Fermezza plasmata in dolcezza. Storie di vite che hanno preso la direzione giusta.

Dietro tutto ciò c'è un maestro. E con lui persone che sono capaci similmente di guardarti negli occhi. Un cammino iniziato d'estate e che non incontra mai l'autunno. Che inizia in Argentina, anzi prima in un luogo più ferito, continua fino alla mia città.

Bu Do Kan, me l'avete spiegato tante volte. E adesso che il maestro ha un nuovo importante grado, il settimo dan, mi spiegano, sento che è importante, ma che ancora più prezioso è il cammino. Anche perché l'ha condiviso con gli amici.

Bravo Giorgio, e tutti coloro che con lui camminate.

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