mercoledì 19 marzo 2014

Figlia d'arte

Lei che è figlia d'arte.

Una frase che rimane in sospeso tra stoffe e colori, quasi mi sfugge, ma la sto solo riponendo. Più tardi, riaffiora timida e mi guarda: parlava proprio a te.

Non sono figlia di un giornalista e in apparenza sono andata così lontano, prima di tornare indietro. Sono figlia di un tessile. Di un meccanotessile, cioè colui che ancora prima tracciava la strada, prima che cantassero i telai, dava loro la voce.

Lei che è figlia d'arte. Chissà perché certi figli d'arte si inquietano. Io darei molto, per sentire ancora questa frase, magari davanti a te che ti stimi tutto.

La vera arte è questa.

Buona festa, papà. Dalla figlia tua d'arte, con poca arte, ma innamorata.

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