Le ferite, se non le ha colte nemmeno vagamente chi ti era a fianco con grande partecipazione, figurati se le racconterai a qualcun altro.
Te le terrai dentro, sotto pelle ben nascoste. E anche quando sentirai il dolore, le ignorerai.
Poi, accade che qualcuno, di tremendamente timido, ti confessi: mi sta accadendo questo. E tu sai cosa significhi, anche se ciascuno indossa il dolore a modo suo.
A quel punto, sveli le tue ferite e quella pulsazione che ti ha mandato in tilt per anni, se non cessa, frena.
Respiri con più libertà e mastichi parole sconnesse. Eppure, riesci a parlare.
Le tue ferite, diventano le nostre. E se non le hai sconfitte, non ti senti più nemmeno sconfitta da loro.
Saggezza e sincerità d'amica. Super!
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