sabato 15 agosto 2015

C'è sempre una via che non conosci

Questi luoghi, li conosco con le mie tasche. Ogni atto di superbia viene punito, e poi per attitudine al perdono, premiato.

Solo fermandomi in un posto a lungo snobbato, scopro che c'è un'altra strada, là dove svoltavo con - eccessiva - scioltezza. E scalette ripide e addormentate, le case di pietra che si interrogano sul brusio della pioggia, una cappelletta scavata  dall'umidità.

Lei, tuttavia, brilla sempre come una stella e le altre figure tracciate la ammirano. Come noi.

C'è sempre un via che non conosci. E ti può dare risposte.

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