Piccola creatura, mai un guaito, come quasi nessuno di voi. Una sopportazione serafica del dolore, gli occhi tesi solo a ringraziare chi si prende cura di voi.
Noi a vomitare parole su piccoli ed enormi problemi.
Tu, piccola creatura, ti incammini verso una coccola. E solo quando guardo a terra e vedo i segni dei tuoi tormenti, mi rendo conto che il male non è passato. Sei tu che cerchi di ignorarlo, per arrivare prima a gesti d'amore.
Nessun commento:
Posta un commento