mercoledì 26 agosto 2015

Il televisore che non c'è (e quando c'è)

Anche quest'anno non è entrato a casa. Dopo l'avvento del digitale terrestre, ci si era posti il problema in montagna: vediamo se dobbiamo prendere un televisore.

Di anno in anno, è stato messo da parte. E questa volta non ci siamo nemmeno posti il problema: completamente dimenticati.

Me ne sono resa conto una volta in città. Quando ho visto quell'aggeggio scuro e per un attimo mi sono sentita spaesata: a che serve?

L'ho acceso e mi ha aggredita una sfilza di telegiornali. In dieci minuti incidenti, omicidi, disastri di varia natura. Sfinita, ho afferrato il telecomando, ma non cambiava nulla: le voci, di canale in canale, sembravano accompagnare le stesse, strazianti immagini.

Una speranza, per favore, televisione?

Ho trovato pace solo con la recita del rosario, su Tv2000.

Il televisore che non c'è, e non te ne accorgi.

E quando c'è ha un senso se almeno serve per recitare il rosario.

1 commento:

  1. Eccezionale riflessione! Radio con musica classica e jazz! Ricordi i collegamenti in radiodiffusione? Forse eri ancora bambina...

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