In chiesa chiedo perdono ma non troppo, l'attenzione attirata dai più piccoli. In fondo, penso Tu sia contento, guarda il mio ardire, anche di una messa vissuta così.
Un bambino che si scontra anche con la mamma, perché vorrebbe stare vicino alla piccina amata. E deve desistere, finché è lei - girl power come al solito - a chiedere il permesso e a correre da lui. Una monella dolcissima, che illumina il sorriso al compagno timido e alla sua famiglia.
Una bimba di pochi mesi intanto, dai capelli colore del sole al tramonto, si fa trasportare dalla sua giovane mamma in giro per la chiesa, lottando contro l'afa. Un ragazzino si addormenta dolcemente sulla spalla di sua madre, durante l'omelia.
Ma poi c'è lei. Ci appare una neonata di poche settimane, forse giorni. Le dita dei piedini sono lunghissime: diventerà una ragazza alta e irresistibile. Intanto però dorme profondamente. E quando il suo visino ci appare, ha un'espressione di tale beatitudine che tutto l'orrore e tutta la sofferenza rinnovati in questi giorni si affievoliscono.
Una bimba, che salva il mondo con il suo sonno di pace: così mi appare.
Notte e una bimba salva il mondo.
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