Sono comparse luminarie in luoghi anche insospettabili. Tuttavia non rendono le strade meno vuote, anzi ne mettono a nudo la fragilità.
Lo colgo, viaggiando nella notte e scivolando sull'asfalto umido come un volto ferito. E lo vedo, un volto ferito. E' un uomo palesemente ubriaco, che il gestore del locale allontana. Ha ragione, a non servirgli più da bere.
Eppure in quel momento io scorgo lo sguardo smarrito dell'uomo e il passo vacillante mi sembra qualcos'altro: quell'incertezza che tocca ciascuno, quando si trova non dovrebbe, su un marciapiede sgualcito, che una luminaria rende solo più spettrale. Un grido d'aiuto soffocato, che incespica nel deserto.
L'ubriaco nella strada vuota e luccicante, siamo noi.
Notte e l'ubriaco nella strada vuota e luccicante.
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