mercoledì 19 dicembre 2018

Un bambino sa cosa fare

Ci sono momenti in cui ti trovi catapultata davanti a una platea troppo grande. Qualcuno li chiama bambini, ma tu già sai  - e ancora di più ti rendi conto - di quanto abbiano insegnarti.

Ti chiedono di Mafalda, nella scuola di via Crispi a Merone. Questa piantina gettata nel Lambro per cattiveria o disattenzione (che poi forse sono la medesima cosa). Ti fanno delle domande, eppure sono le loro risposte che ti lasciano a bocca aperta.

Loro lo sanno già. Che tocca a noi. Rimproverano il papà o il vicino che getta la sigaretta o la cartaccia, ma sanno che i primi che devono rispettare questo nostro ferito mondo, siamo noi. Che a volte sbagliamo, magari per seguire gli altri e sentirci più forti.

Io ascolto questi bambini, che mi colmano di risposte travestite senza malizia da domande, e so che sto imparando da loro. Che grazie a loro, potrei persino crescere.

Perché un bambino sa cosa deve fare, sempre. 

Ringrazio chi mi ha aiutato a capire che una pianta è più potente di un grattacielo. Perché ti fa venire voglia di proteggerla e ti dà ombra, nella vita.

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