Una delle mie canzoni preferite bisticciava con la puntina del giradischi e un suo verso inciampava. Un sussulto, o singhiozzo, a cui ormai ero abituata.
Tanto che se ascoltavo la medesima canzone alla radio, ero spaesata quando scivolava via senza una piega.
Così giocano le parole dentro di me. Il disco si incantava, o forse era un disco incantato.
Come quello che appare un difetto agli inconsapevoli, in realtà può essere una magia.
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