Sul buio sfacciato della campagna si innesta la luna, traboccante, e dissemina la strada di ricordi mentre rientriamo.
Il fiume non trattiene il suo profumo e tra i campi minuscole creature hanno molto da dire. A una curva, una pattuglia dei carabinieri mi intima l’alt. Penso che da una sfilza di anni non mi fermavano a un posto di blocco, ma lì quand’ero ragazza, mi accadeva spesso.
Dopo il controllo mi allontano e rido, rido piano, perché in auto risuonava Bitter sweet symphony, ma poco prima avevo meditato di infilare We wish you a Merry Christmas in versione metallara, un atto di ribellione che mi scatta due o tre volte all’anno (Natale a parte, naturalmente). Chissà le facce dei poveri militari.
Ma quella luna tonda tonda lo sa e credo che lo stia dicendo a tutti. Perché tutto stasera è al suo posto, compreso un sorriso.
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