Questa mattina ho cercato di dare uno sguardo alla posta, dopo un piccolo stop. Mi sono persa e ritrovata.
C'è tutto un mondo in quei messaggi, e vorrei riuscire ad abbracciarlo intensamente, ma le braccia sono piccole e anche le forze mi hanno un po' tradito.
Sfogliando i messaggi, penso a quanto sia fortunata. A quanti incontri sulla nostra strada, e anche se a volte ti sembra di smarrirli, c'è un filo che ci lega a loro. Si può ripresentare, a sorpresa, può essere tenacemente coltivato oppure prendere un'altra via. Eppure siamo legati.
A tutti coloro che mi hanno scritto e mi scriveranno, a quelli che non lo faranno, a chi ho amato e ferito (a volte entrambe le cose), a coloro ai quali riuscirò tempestivamente a rispondere oppure no, vorrei dire centomila cose, racchiuse poi in una parola, perché a Natale secondo me bisogna anche "risparmiare" per concentrarsi su ciò che avvertiamo come essenziale: grazie.
Grazie se vi ho incontrati un'ora, un istante, una vita, se state camminando con me, oppure no. Se state camminando, semplicemente, perché state così compiendo un'opera mirabile per tante altre persone.
Grazie di aver speso anche un pensiero per la piccola Malu. E naturalmente, cosparso di sorrisi riscaldanti: buon Natale.
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